
Era stato squalificato per tre turni dall’Uefa, a seguito dell’espulsione rimediata nel 2-2 nella fase di qualificazione all’Europeo, contro il Montenegro. Il ricorso della Football Association ridusse a due le giornate di stop, quelle che l’Inghilterra ha già giocato contro Francia e Svezia. Quindi Roy Hodgson tra poche avrà nuovamente a disposizione Wayne Rooney, anche per la felicità di tutti quelli che amano il calcio.
Perché il quasi 27enne di Liverpool è uno tra gli attaccanti più forti e prolifici del pianeta, un indiscutibile predestinato, già esordiente all’età di 17 anni con la maglia dell’Everton; dieci anni dopo conta già in bacheca 4 Premier League, 3 F.A. Cup, 4 Community Shield, 1 Champions Leaugue e 1 Mondiale per Club Fifa con la maglia del Manchester United. Mica bruscolini.
Nelle prime due partite del Gruppo D ad Euro 2012 la Nazionale inglese ha messo a segno 4 reti, una con il colpo di testa di un difensore (Lescott) e tre grazie ad altrettanti attaccanti (Carroll, Walcott e Welbeck), tenendo la media di due reti a partita. Dovrebbe fare ben sperare perciò il recupero di una punta come lui, capace di fare reparto da solo e di incrementare il peso in zona offensiva.
In Nazionale Rooney è stato il secondo più giovane debuttante a 17 anni e 111 giorni, superato qualche anno dopo da Theo Walcott (17 anni e 75 giorni).
Tuttavia il bomber dei Red Devils resta il più giovane ad essere andato a segno (sempre a 17 anni) in una gara della fase di qualificazione con la maglia dell’Inghilterra, contro la Macedonia.
Con 27 centri è stato anche vice-capocannoniere della Premier nella scorsa stagione, secondo solo a Van Persie (30 reti), grande delusione di questo Campionato Europeo.
Gli azzurri restano spettatori interessati degli incroci di questa sera, perché in caso di primato per i sudditi di Sua Maestà, si troverebbero di fronte proprio il recuperato Wonder Boy.
Prandelli, Barzagli e Bonucci staranno con il naso incollato al televisore, c’è da crederci.