Situazione drammatica in Ucraina, paese che rischia di essere ridotto in macerie in seguito alla guerra civile che vede contrapposte le forze locali contro le milizie filo-sovietiche che rivendicano l’indipendenza di alcuni territori a forte influenza etnica russa.
Ed il calcio, ovviamente, passa in secondo piano; tuttavia la federazione ucraina ha intenzione di far riprendere regolarmente il torneo nazionale il prossimo 28 febbraio, con squadre come lo Shakhtar Donetsk costrette a trasferirsi in zone più tranquille del paese.
Tuttavia ad aver creato scalpore è stata la dichiarazione di Igor Surkis, presidente della Dinamo Kiev: “Se la situazione dovesse richiederlo, anche i miei giocatori si arruoleranno e combatteranno contro le milizie filo-russe. Noi ci auguriamo non ce ne sia il bisogno, perché la nostra prima missione è quella di giocare per dare un segnale positivo ai tifosi, promuovendo la pace e la tranquillità nel nostro paese”.