
Sembra un’altra epoca, eppure sono passati solo sei anni. Juve trascinata da Del Piero e Inter a -18. Distanza abissale. Distanza normale fino a prima di Calciopoli. E ieri sera si è avverato il sogno del popolo bianconero, oppure si è semplicemente tornati alla realtà: gol del capitano, nerazzurri lontanissimi e sogno scudetto ancora acceso.
Il protagonista è ancora lui. I numeri ormai parlano da soli: 287 gol in 19 stagioni tutte bianconere. Allo Juventus Stadium è ancora il più osannato anche se quest’anno, specialmente in campionato, il più delle volte ha osservato i compagni dalla panchina. Ma Del Piero si è ripreso la Juve nella settimana più delicata della stagione stendendo prima il Milan in Coppa Italia e poi l’Inter ieri sera.
Adesso si aprirà la solita “tarantella”: fuori Matri, dentro Del Piero. Ieri sera il bomber della Bassa ha sbagliato due gol comodi, ma resta comunque un punto di riferimento importante per l’attacco bianconero. E allora fuori Matri e dentro Del Piero. E’ l’8° del secondo tempo e la musica cambia subito: passano una manciata di minuti e Caceres (ringraziando la difesa dell’Inter) porta la Juve in vantaggio.
Del Piero è caldo e vuole chiudere la partita e pure i fantasmi della pareggite. Prima mette Vucinic solo davanti a Julio Cesar, poi inquadra l’angolino su assist di Vidal mandando in delirio lo Juventus Stadium. Nessun tifoso juventino vorrebbe vedere Del Piero con un’altra maglia, nemmeno se dovesse andare a giocare dall’altra parte del mondo. Le prossime settimane serviranno forse a cambiare un finale già scritto: l’addio del capitano al termine della stagione.
“L’anno scorso ho firmato in bianco, ora ci sarà tempo per parlarne”, ha detto Del Piero al termine della gara con l’Inter aprendo uno spiraglio al sogno di tutti i tifosi bianconeri. E la squadra di Ranieri? Un buon primo tempo, forse il migliore della stagione. Poi sono venuti fuori i limiti di una difesa completamente da rifare e la grande fame della Juve, che in questo momento è nettamente superiore ai rivali di sempre.