
Berlusconi ha detto e non detto, ha confermato e smentito le proprie versioni più volte. Sogno Balotelli, Balotelli è solo un sogno. Qual’è allora la verità? Il patron del Diavolo, da sempre innamorato dei bomber e del talento puro, lo vuole o non lo vuole? Ma soprattutto, può o non può averlo?
L’amletico dilemma ha contorni nebulosi – in pieno stile pre mercato – perciò noi ci possiamo aiutare usando unicamente la logica.
IL BRASILE TI DA UNA MANO – Le casse rossonere non permettono voli pindarici, questo è un dato di fatto. Quindi se Maometto non va alla montagna…Galliani potrebbe valutare come percorribile, in via definitiva, la doppia pista brasiliana, quella che porterebbe Robinho e Pato lontano da Milanello. Seppure in entrambi i casi si scontenterebbe qualcuno (Allegri e Barbara Berlusconi), è vero che Flamengo e Corinthians verserebbero sui conti correnti di Via Turati cifre di tutto rispetto; se ad esse va a sommarsi il risparmio sugli ingaggi, facendo due conti da salumeria il Milan si troverebbe con una disponibilità di circa 50 milioni di euro.
LINEA VERDE IN ATTACCO – Di questa cifra, la metà o qualcosina di più potrebbe essere conseguentemente investita per arrivare a SuperMario – stipendio incluso – stanco forse di sentirsi un quadro esposto nel museo sbagliato (tanto per parafrasare il paragone con la Gioconda di Raiola).
Arrivasse davvero a Milanello, Berlusconi sarebbe sì legittimato a sognare in grande: poter schierare in attacco la coppia El Shaarawy-Balotelli, farebbe venire l’acquolina a tanti addetti ai lavori e non. Oltretutto ne trarrebbe giovamento anche Prandelli, in chiave azzurra.
Le incognite non mancano: se anche la fanta-operazione si concretizzasse, l’ex punta interista dovrebbe davvero trovare quella continuità che ancora gli manca. Non solo, l’intesa con il Faraone è comunque tutta da verificare, specialmente sul lungo periodo; non basta qualche spezzone per sancire che la coppia si trova ad occhi chiusi e non è sempre vero che i fuoriclasse possano essere complementari.
Ci sale però alle labbra una domanda spontanea: perché Braida e Galliani non puntano i loro investimenti su qualche difensore centrale? Magari non se ne sono accorti, ma Thiago Silva ormai abita a Parigi.